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La P5 dell’ispettore Gently

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Prodotta dal 1959 al 1973 con carrozzeria berlina e coupè, la Rover P5 accompagna l’ispettore George Gently nell’omonima serie televisiva poliziesca britannica prodotta da Company Pictures per la BBC One ed attualmente trasmessa in Italia sul canale Giallo.

L’ìspettore George Gently, protagonista dell’omonima serie televisiva, attualmente in onda sul Canale Giallo (38 DTG), guida una Rover “3 Litre”, come all’epoca era nota la Rover P5, targata 263BNR. La serie, girata tra il 2007 e il 2017, si basa su alcuni dei 46 romanzi scritti da Alan Hunter ed è ambientata nell’Inghilterra della seconda metà degli Anni Sessanta. Più che naturale quindi la scelta di una vettura, come quella disegnata da David Bache, che impersona perfettamente il British Style.

Negli Anni Sessanta la P5 era infatti un’automobile alto-di-gamma caratterizzata da linee classiche ed eleganti, interni molto curati e motori di grossa cilindrata che privilegiava il comfort di marcia alle prestazioni. In tal senso si spiega anche la scelta del costruttore di utilizzare per la prima volta per una Rover la carrozzeria a scocca portante.

La prima versione, altrimenti nota come “3 Litre”, montava un 6 cilindri in linea derivato dal 2.600 dei precedenti modelli P4 90/105, disposto longitudinalmente ed abbinato ad un cambio manuale a 4 marce (automatico a richiesta). Nel 1962 la vettura ricevette una serie di migliorie estetiche (fari, ruote, finiture interne) e soprattutto adottò la nuova testata Weslake che da faceva salire a 121 CV (89 kW) la potenza del motore. Contemporaneamente fu lanciata la versione Coupè che in effetti è una berlina priva dei montanti tra le porte e la parte posteriore del tetto abbassata.

Nel Settembre 1967 la P5 fu sostituita dalla P5B, dove la lettera B stava per Buick a sottolineare l’origine americana del propulsore (lo stesso 3.500-V8 della Range Rover). In quel momento infatti la Casa inglese, non avendo la possibilità di sviluppare un nuovo motore, preferì riprogettare l’unità di Buick. Pur maggiorato, rimaneva leggero e compatto, erogava 160 CV (118 kW), ma consumava meno e aveva prestazioni migliori dell’originale. Il cambio automatico Borg Warner a 3 rapporti, il servosterzo a rapporto variabile e i fendinebbia anteriori Lucas erano di serie. Riconoscibile esternamente per i quattro fari anteriori sovrapposti, la Rover P5B era disponibile sia nella versione berlina che coupé delle quali fino alla fine della produzione, nel 1973, furono prodotte rispettivamente 11.501 e 9.099 esemplari.

Negli Anni Sessata il pubblico vedeva nel comfort, nelle finiture e nell’eleganza classica i principali punti di forza della Rover P5 che era l’automobile di rappresentanza preferita da ricchi imprenditori, non solo britannici. La  berlina in particolare era una delle automobili preferite da ministri e funzionari del governo: è stata l’auto dei primi ministri Harold Wilson, Edward Heath, James Callaghan e Margaret Thatcher. La stessa regina Elisabetta II ne acquistò due: una berlina ed una coupè, una delle quali targata JGY 280 è conservata all’Heritage Motor Centre di Gaydon.

In quattordici anni la Rover costruì quasi 70.000 esemplari dei modelli P5/P5B. L’ultimo lotto di P5B, uscito dalla fabbrica nel Giugno 1973, fu acquistato dal governo britannico. Queste sarebbero state in servizio per almeno altri 10 anni dalla fine della produzione, quando furono sostituita da Jaguar XJ.

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